le insegne dei Morri

(a cura di Loris Morri)

Ogni casato sappiamo avere stemma, blasone e insegne gentilizie.

Quali furono quelli dei Morri ?

Può essere  interessante un’immagine dallo
Stemmario Fotografico del Museo Civico di Casale Monferrato:
Si tratta della foto degli stemmi dei Gran Cancellieri di Savoia disposti secondo lo schema di seguito riportato.

All’interno di ogni riquadro sono riportati stemma ed alcune notizie. Sull'originale si puo meglio osservare che nel terzo riquadro della prima riga è riportato uno stemma, come vedremo in seguito, con forti elementi di similitudine con quello dei Morri e la dicitura "Pierre Morro - 1323". Lo stesso stemma si ripete nel secondo riquadro della seconda riga con la dicitura "Pierre Morro - 1363 e 1378".

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Inoltre v’e testimonianza in 

Feudi e nobiltà negli stati dei Savoia: materiali, spunti, spigolature bibliografiche per una storia
di Gustavo Mola di Nomaglio edito: Lanzo Torinese 2006,

ove si narra come Giuseppe Morri presentasse al “consegnamento” del 23 luglio 1580  le concessioni ottenute da parte di Carlo il Buono, per vedere riconosciuti i  propri privilegi.


Mentre sul Vivant si legge:

Consegnamento del 23 luglio 1580

data:  8-8-1580

Luogo:  Cuneo

Consegnante:

MORRI Giuseppe, Francesco e Gio. Antonio, Alessandro, Carlo Ruffino, Ettore, Antonio Reynero, Gio. Anto Alessandro Ruffino, Ettore Ruffino (Gio. Antonio, Alessandro, Carlo Ruffino, Ettore, Gio Anto Alessandro Ruffino ed Ettore Ruffino non compaiono di persona)

Qualifica:          

Messere Testimone: Messere Ludovico Farina, Messere Pietro Ruata, Messere Oddone Miglia

Arma:

hanno due armi: - Un leone con suo color d'oro in campo verde con romboidi di detti due    
colori, cioè un leone di color d'oro in campo verde con rombi osia quadretti a mandorle di detti due colori; ciascuno di essi è tutto verde o tutto di color d'oro; - Una Croce rossa in campo bianco.

Privilegio:

Privilegio concesso dai Predecessori di S.A. alli furono Ruffino e Antonio Morri, avi di tutti i comparenti, dato in Moncalieri il 25 ottobre 1474, sottosegnato Besson, confermati dal Duca Carlo il 6 aprile 1557, sottoscritto e sigillato Vuillet, confermati da S.A. in Vercelli il 1 luglio 555, sottoscritta Fabri.

Conferma:  Sì

Esito:          Sì

Note:

ricompare il 10 agosto1580 Manno: de MORRI PEYRE: Inquartato: al primo e quarto, rombeggiato d'oro e di verde, col capo del secondo, carico di un leone del primo, illeopardito; al secondo e terzo, di Vercelli, cioè d'argento alla croce di rosso - sostegni: affrontati, a destra, la figura d'Ercole. impugnante con ambo le mani una clava, nascente e col motto: MIHI ADIUTOR DOMINUS; a sinistra, il grifone nascente e col motto: GENIO OPTIMO SACRUM

Deducendo dal Blasonario delle famiglie subalpine e confermato da il Manno:

Morri (de) Peyre conti di Castelmagno 

da Cuneo, oriundi di Valenza Po

indicati come:
famiglia decurionale de platea di Cuneo, presente nell'elenco del 1535

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Rombeggiato d'oro e di verde, con il capo del secondo, carico di un leone, del primo, illeopardito

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[dal 1474]
Inquartato, al 1º e 4º rombeggiato d'oro e di verde, con il capo del secondo, carico di un leone del primo, illeopardito; al 2º e 3º d'argento, alla croce di rosso (Vercelli)

    
motto: MIHI ADIUTOR DOMINUS
            GENIO OPTIMO SACRUM

Visto anche in un sito francese di araldica con la descrizione:
Morri (de)  Écartelé aux 1 et 4 fascé d'or et de sinople au chef de sinople ch d'un lion léopardé d'or aux 2 et 3 d'argent à la croix de gueules

Sarà interessante notare che il Comune di Castelmagno attualmente esprime sul gonfalone del Comune lo stemma che segue:

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Si notino le evidenti somiglianze, a rasentare la coincidenza, e le nove palle sulla corona: tipica espressione del contado in araldica.

Ciascuno faccia liberamente propria l’immagine che crede, fermo restando che, se l’immagine inserita nel gonfalone del Comune di Castelmagno appare più accattivante, grazie anche alla grafica più moderna, l’immagine descritta come [dal 1474] sembra la più probabile. Si riconosca, comunque, che entrambe hanno una valenza del tutto simile in araldica.

Dunque v’è testimonianza che i Morri hanno un loro blasone sicuramente da Giuseppe Morri in poi; fu proprio lui ad “alzare l’arma” nel 1580.

Dunque ecco come molto probabilmente si presentavano le insegne del casato:

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In merito all'aggiunta (de) Peyre si legga nella storia di Carlo Felice Morri del ramo nobile

Nota: le immagini e gli stemmi riportati sono tratti dal Blasonario Subalpino di Federico Bona

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Questo invece lo stemma del casato tratto da:

Sulle famiglie nobili della monarchia di Savoia - vol.IV -

Biblioteca Nazionale Centgrale - Firenze -